E dentro le mura ancora conservate di questo micro borgo, ecco che trovi un gioiello come il ristorante Serpillo di Daniele e Giulia Giorgetti, che prende il nome probabilmente dal nome scientifico del timo selvatico.
Daniele cucina e Giulia serve ai tavoli, in questo periodo dell'anno apparecchiati anche fuori, davanti all'ingresso del ristorante in uno vicoletto con il soffitto a volta caratteristico.
L'atmosfera è magica, così esclusiva e al tempo stesso familiare: perchè l'unicità del posto si fa sentire del momento in cui ci si siede a tavola ma allo stesso tempo si vive piacevolmente il fatto di mangiare immersi tra le vie e le abitazioni del borgo.
E infatti, aneddoto carino capitato ieri sera, il tavolo davanti al nostro ha interrotto per un minuto la propria cena per far passare il proprietario della casa di fronte, che doveva aprire il contatore dell'acqua sul muro alle loro spalle, il tutto in un'atmosfera di gentile e collaborativa convivenza.
Il cibo è ottimo, le ricette fantasiose e rivisitate riguardano primi, secondi e dolci: eccezionale il gran buffet di antipasti che permette di assaggiare prodotti e specialità locali a più riprese.
Personalmente, ho trovato delizioso servire l'acqua in antiche bottiglie di cristallo da wisky, una diversa dall'altra ad ogni tavolo.
Sono contenta di questa scoperta e visto la positività dell'esperienza, sono sicura che diventerà una costante delle nostre fughe a Bevagna....
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