venerdì 23 agosto 2013

A tutta birra!

Chi sceglie l'Umbria come meta delle proprie vacanze lo fa per godere della pace e della tranquillità delle sue campagne bucoliche, per vivere la vivace offerta culturale dei sui piccoli e grandi centri ricchi di storia e tradizioni, per assaporare i prodotti tipici locali e i suoi vini di alto livello.
Gli astemi da queste parti vengono guardati con diffidenza ma d'altronde sulle colline della Val Topina si produce uno dei migliori vini rossi d'Italia, il Sagrantino di Montefalco, anche in una deliziosa versione "passita" per gli amanti del genere.

La sorpresa vera però è stata scoprire che l'Umbria sta velocemente diventando anche patria di mastri birrai, con la presenza di birrifici artigianali di livello e importanza nazionale. 
Mi era già capitato di assaggiare, durante una delle ultime visite, i prodotti del birrificio Mastri Birrai Umbri, che si trova a Giano dell'Umbria e che nella sua produzione annovera delle interessanti proposte di birre ai legumi: una chiara leggera la farro, una rossa più decisa alla cicerchia e una scura dal sapore corposo alle lenticchie.
Ma non avevo idea di quanto fosse varia e variegata la produzione locale!

Abbiamo conosciuto, ad esempio, una coppia di fratelli che ha rilevato da qualche mese un piccolissimo birrificio artigianale sotto Montefalco (ex Birra Camiano), a conduzione super artigianale (per tutto il tempo della nostra visita, li abbiamo visti etichettare a mano una enorme quantità di bottiglie per la spedizione!).
Al momento loro offrono una selezione di tre etichette: la birra Santa Chiara per gli amanti delle lager, la Sant Emiliano per gli appassionati delle rosse e la San Tommaso scura ma incredibilmente anche la più leggera delle tre per gradazione alcolica.

Ieri sera poi, per mantenere il leitmotif della nostra vacanza tutta bollicine, siamo stati a Foligno dove è partita la rassegna internazionale della birra artigianale Cotta o Cruda che ci ha permesso di venire in contatto con altre realtà presenti in Umbria.
Di Assisi, ad esempio, è l'etichetta Birra dell'Eremo, che produce tra le altre cose una deliziosa.... a mio personalissimo gusto.... birra bianca. 
Sempre da Assisi arriva la Birra San Biagio, prodotta nell'antico monastero omonimo immerso nel parco del Monte Subasio.
La Birra Flea è prodotta un po' più a nord, a Gualdo Tadino e i nomi scelti per le sue etichette si rifanno direttamente alle vicende storiche della città legate al presenza della corte di Federico II di Svevia del XIII secolo: Federico II la chiara doppio malto tipo IPA, Costanza (da Costanza d'Altavilla, madre di Federico II) per la chiara speciale, Bianca Lancia (la più amata della 4 moglie dell'Imperatore) per la birra bianca e Bastola (come la fattucchiera che si dice fu causa dell'incendio che distrusse Gualdo, in seguito ricostruita proprio da Federico II) per la birra rossa doppio malto.
Tra tutte le scoperte fatte gironzolando tra uno stand e l'altro, devo dire che sono stata veramente colpita nel conoscere gli unici distributori umbri della birra Jacob, prodotta in un birrificio bavarese a conduzione familiare dal 1758: vi dico solo che la loro Weiss vince la medaglia d'oro della sua categoria, tutti gli anni, dal 1994...

In questi giorni di vacanza abbiamo girovagato, assaggiato e comprato tante varietà di birra da riportare a casa... ma solo a fini educativi!
E' sempre bene infatti fare un po' di compiti a casa, in modo da farsi trovare più preparati al prossimo incontro degustativo...

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