venerdì 2 agosto 2013

Perle nascoste al Pigneto: Rosti

Da qualche anno il Pigneto è diventato un quartiere alla moda, frequentato da una clientela giovane ma molto variegata in fatto di gusti, con locali famosi e apprezzati, come il bar Necci per gli aperitivi o il ristorante Primo per un'esperienza più strutturata.

Con mia grande sorpresa, in un angolo un po' nascosto dai palazzi circostanti, il quartiere mi ha rivelato... e direi fortunatamente... questo vero gioiellino, aperto dagli stessi proprietari di Primo al Pigneto: Rosti ti accoglie aprendo i cancelli su un giardino in cui l'atmosfera fa pensare alle vacanze in Versilia negli anni 50 di "Sapore di mare", con le biciclette parcheggiate e le ragazze con la coda di cavallo e i pantaloni capri.

I tavoli sono disseminati sul brecciolino tra gli alberi, illuminati da file di lucine a mo di sagra di paese...

L'ambiente è molto informale ma non deve trarre in inganno: il menù è ricco, vario e di altissima qualità, adatto per amanti della pizza e degli hamburgher ma anche per chi vuole mangiare più ricercato tra le proposte del giorno dello chef.

E' d'obbligo ordinare, almeno la prima volta, il "rosti" da cui deriva il nome del locale: un cuore morbido di patate saltate in padella racchiuso da una crosticina croccante.
Da segnalare, una sicura attenzione ai clienti vegetariani con la presenza  in menù di una versione fissa di hamburger alle lenticchie, a cui si aggiungono le proposte giornaliere (ieri ad esempio, si poteva ordinare quello ai ceci).
Ottima anche la selezione di birre artigianali, per gli amanti del genere.

N.B. un amico fidato mi suggerisce di provare anche il brunch domenicale... argomento che di sicuro non mancherò di approfondire al mio rientro dalle vacanze!

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